Nodier Jean Charles Emmanuel

1780 - 1844

Nodier Jean Charles Emmanuel

ID: 3549

Autografi

Jean Charles Emmanuel Nodier (Besançon, 29 aprile 1780 – Parigi, 27 gennaio 1844) è stato uno scrittore ed entomologo francese, cui si attribuisce una grande importanza per la nascita del movimento romantico.

Biografia

Studia sotto la direzione di Euloge Schneider, il governatore giacobino dell’Alsazia e si interessa di storia naturale. Nel 1791, in seguito alla nomina del padre a Presidente del Tribunale Criminale dipartimentale, pronuncia, all’età di undici anni, un discorso patriottico alla “Société des Amis de la Constitution” della sua città natale. Questa prima uscita pubblica al servizio della rivoluzione non gli impedirà di mantenere, nel corso della vita, sentimenti realisti, professati apertamente, che gli creeranno qualche problema sotto l’impero.

A partire dal 1796, è studente alla scuola centrale di Besançon, dove partecipa alla creazione di una società segreta denominati i “Filadelfi”. È nominato bibliotecario aggiunto della scuola centrale di Doubs nel 1798. Un articolo critico nei riguardi dei giacobini gli fa perdere il posto nel 1800.

Nel 1802 pubblica il romanzo Stella ou les proscrits e comincia a viaggiare spesso a Parigi. Nel 1803 viene imprigionato a causa del pamphlet in versi La Napoléone, critico verso Bonaparte. Dopo la sua liberazione l’anno seguente fa ritorno a Besançon. Nel 1808 tiene un corso di letteratura a Dole e lo stesso anno sposa Désirée Charve. La sua carriera letteraria intanto prosegue con la pubblicazione di un Dizionario delle onomatopee francesi. Nel 1809 è assistente letterario di sir Herbert Croft e Lady Mary Hamilton che vivono ad Amiens.

Nel 1813 si trova a Laybach (Lubiana), capitale delle province dalmate dell’impero francese in qualità di bibliotecario municipale, segretario di Joseph Fouché, nonché redattore del Télégraphe officiel, giornale ufficiale delle province dell’Illiria. Ai giorni nostri, l’istituto culturale francese di Lubiana porta il suo nome.

È di ritorno a Parigi nel 1814 con la moglie e la figlia Marie dove diventa redattore del Journal des débats. Il 1818 vede la pubblicazione di Jean Sbogar, storia di un misterioso bandito dell’Illiria. Nel 1819 si riavvicina a posizioni legittimiste e partecipa al giornale “Le drapeau Blanc”. Nel 1821 pubblica Smarra ou les Démons de la nuit e intraprende un viaggio in Scozia le cui impressioni confluiscono in Promenade de Dieppe aux montagnes d’Écosse. Partecipa al giornale “La Quotidienne”, sul quale presenta ai lettori le opere di Walter Scott, Rabelais, Clément Marot, ma anche di Lamartine, Byron e Victor Hugo. Nel 1822 viene insignito da Luigi XVIII della Legione d’Onore. Pubblica Trilby ou le lutin d’Argail, un racconto fantastico ambientato in Scozia a cui si ispirerà Adolphe Nourrit per il libretto del balletto La Sylphide.

Marie Nodier, figlia di Charles – ritratto di Jean Gigoux, Museo di Belle Arti di Besançon. Fu a lei che Félix Arvers dedicò il suo famoso sonetto.

È nominato, nel 1824, bibliotecario della Biblioteca dell’Arsenale, la biblioteca del conte d’Artois, futuro Carlo X di Francia. Tale occupazione gli permette di tenere un salotto letterario, il “Cenacolo”, dove promuovere il nascente Romanticismo. Alexandre Dumas descrive nelle sue memorie il salotto di Nodier a cui prendono parte tutti i futuri grandi nomi della letteratura romantica francese. Prosegue intanto la sua attività letteraria e comincia a scrivere sulla “Revue de Paris” nel 1829. Nel 1830 pubblica l’Histoire du roi de Bohême et de ses sept châteaux, De quelques phénomènes du sommeil e il saggio Il fantastico in letteratura. Il 1832 vede la pubblicazione de La Fée aux miettes,Jean-François les Bas-bleus e i primi dei 14 volumi delle Opere complete. Nel 1833 viene eletto al seggio 25 dell’Académie française che fu di Jean-Louis Laya. L’anno seguente fonda il Bulletin du Bibliophile.

Verso la fine della sua vita conduce un’esistenza lontana dai tumulti, rispettato nei salotti intellettuali francesi e apprezzato dagli ambienti politici. Il suo ufficio di bibliotecario dell’Arsenal gli dà accesso a diversi rari volumi e il tempo di consacrarsi allo studio dei molteplici suoi interessi. Muore a Parigi il 27 gennaio 1844 a sessantatré anni. Victor Hugo, Alfred de Musset e Sainte-Beuve riconobbero la sua influenza sullo sviluppo del romanticismo francese.