Luigi XIII di Francia

1601 - 1643

Luigi XIII di Francia
Nazione: Francia

ID: 1580

Luigi XIII di Borbone, detto il Giusto (Fontainebleau, 27 settembre 1601 – Saint-Germain-en-Laye, 14 maggio 1643), fu Re di Francia e Navarra dal 1610 alla sua morte.

https://youtu.be/YDmRfiA2BeE

Biografia

Luigi XIII in un ritratto di gioventù.
Luigi XIII in un ritratto di gioventù.

Nato nel Castello di Fontainebleau nel 1601, Luigi fu il primo figlio di Enrico IV e di Maria de’ Medici. Ascese al trono all’età di nove anni dopo l’assassinio del padre nel 1610. La madre diventò reggente per il figlio minorenne finché questi non compì i quattordici anni e le subentrò nel governo.

La reggenza e gli inizi al governo

La politica della Reggente, ispirata da Concino Concini, fu fieramente avversata dalla nobiltà, specialmente dai Condé che si sollevarono in armi fra il 1614 e il 1616. L’assassinio, forse ordinato dallo stesso Luigi XIII, di Concino Concini (24 aprile 1617), che aveva avuto una grande influenza nella politica di Maria, tolse effettivamente alla Regina Madre la sua posizione di potere. Da allora, per circa quattro anni, il governo fu nelle mani del favorito del nuovo re, Carlo, duca di Luynes.

Dopo una guerra contro la madre durata un paio di anni, Luigi si riconciliò con lei nel 1621. Nel 1624 cominciò la collaborazione con Armand-Jean du Plessis, il cardinale Richelieu, che durò fino alla morte di quest’ultimo (1642). Pur pretendendo che ogni decisione fosse sottoposta alla sua approvazione, Luigi XIII lasciò di fatto il governo al brillante ed energico cardinale che giocò un ruolo prevalente nell’amministrazione del suo regno e cambiò decisamente il destino della Francia per i venticinque anni successivi, identificando con sé la politica francese di quel periodo. Richelieu ebbe due scopi preminenti in politica interna e uno in quella estera: in politica interna, ridurre l’influenza ugonotta sulla monarchia e ridimensionare fortemente l’arroganza della nobiltà francese sottomettendola al potere regale; in politica estera, lottare contro l’impero austriaco.

La lotta contro gli ugonotti

Luigi XIII
Già con la pace di Montpellier (1622), a conclusione di una rivolta protestante, i diritti dei protestanti emergenti dall’Editto di Nantes furono decisamente ridimensionati. Richelieu continuò poi a perseguire la sua politica attaccando le roccaforti protestanti e in particolare quella di La Rochelle, la cui posizione sull’Atlantico (era allora il primo porto francese sull’oceano) consentiva a essi di ricevere armi e viveri dalla flotta inglese. Dopo 14 mesi di assedio, spesso curato personalmente dal cardinale (fu sua l’idea dello sbarramento che avrebbe impedito l’attracco alle navi inglesi), La Rochelle cadde (ottobre 1628), segnandone il declino commerciale, e la Pace di Alais (1629), pur confermando agli ugonotti la libertà di culto, tolse loro il sostegno militare delle piazzeforti.

La lotta contro gli Asburgo e contro la nobiltà interna

Luigi XIII in un ritratto di Frans Pourbus il Giovane (1611), Palazzo Pitti.
Luigi XIII in un ritratto di Frans Pourbus il Giovane (1611), Palazzo Pitti.

Sistemata la questione del potere protestante, la Francia di Luigi XIII e del Richelieu si rivolse contro l’Austria e contro l’Impero Asburgico e il pretesto fu la successione del duca di Mantova, rimasto privo di eredi maschi, per la quale Richelieu prese le parti del duca di Nevers. Ne conseguì l’invasione del Ducato di Savoia, alla quale partecipò lo stesso re Luigi, con la quale Carlo Emanuele fu costretto (pace di Susa, 11 marzo 1629) a schierarsi con la Francia contro l’impero.

La Francia entrò poi nella Guerra dei trent’anni alleata con gli svedesi di Gustavo Adolfo e con i danesi di Cristiano IV di Danimarca che, dopo un inizio incerto, consentì alla corona francese di incorporare nel regno l’Artois e il Rossiglione. Nel frattempo furono fronteggiate vittoriosamente le rivolte della nobiltà quali la cospirazione di Chalais del 1626, la ribellione del Montmorency del 1632 e quella del fratello del re, Gastone d’Orleans, nel 1642.

Lo sviluppo della potenza francese

Luigi XIII
Come risultato dell’opera di Richelieu e della sua raison d’Etat, Luigi XIII diventò uno dei primi esempi europei di monarca assoluto. Sotto Luigi XIII gli Asburgo furono costretti alla difensiva, fu costruita una potente flotta, la nobiltà francese fu fermamente tenuta sotto l’autorità del re e i privilegi speciali garantiti dal padre agli Ugonotti furono decisamente ridotti. Furono compiute numerose opere fra le quali la modernizzazione del porto di Le Havre. Il re fece anche tutto il possibile per cambiare la tendenza dei promettenti artisti francesi a studiare e a lavorare in Italia. Luigi commissionò ai grandi artisti Nicolas Poussin e Philippe de Champaigne la decorazione del Palazzo del Lussemburgo.

Nel 1629 fu varato il Codice Michau e nel 1635 Luigi, su ispirazione del Richelieu, creò l’Accademia di Francia. In politica coloniale Luigi XIII organizzò lo sviluppo e l’amministrazione della Nuova Francia, espanse gli insediamenti del Quebec occidentale lungo il fiume San Lorenzo dalla città di Québec a Montréal, in Africa e nelle Antille. Nel 1640 intervenne in Catalogna con l’esercito, il cui sostegno fu sollecitato dai promotori della rivolta esplosavi contro il regno di Spagna, il che portò all’annessione alla Francia della città di Perpignano (1642) e della regione del Rossiglione (1652). Nel 1642, alla morte del Cardinale Richelieu, sceglie il cardinale Giulio Mazarino come primo ministro di suo figlio. Durante questo periodo la Francia diventa la prima potenza europea e successivamente con suo figlio Luigi XIV diventerà un Ancien Régime cioè Antico Regime. Luigi XIII muore a Parigi di infarto nel 1643 e la reggenza viene assunta da sua moglie Anna d’Austria (che durerà fino al 1661).

Famiglia

Il 24 novembre 1615 Luigi XIII sposò una principessa asburgica, Anna d’Austria (22 settembre 1601 – 20 gennaio 1666), figlia del re Filippo III di Spagna. Il loro matrimonio non fu mai felice e per la gran parte i due regali sposi vissero come estranei. Tuttavia, dopo vent’anni anni di matrimonio e quattro aborti, Anna diede finalmente alla luce un figlio nel 1638, cui ne seguì un secondo due anni dopo:

Luigi Deodato, futuro re Luigi XIV (5 settembre 1638 – 1º settembre 1715)
Filippo, duca d’Orléans (1640 – 1701)

Le amicizie del Re

Luigi XIII fu legato da amicizia a uomini cui diede molta fiducia: il primo, che conobbe ancora da ragazzo, fu duca di Luynes, l’amico più fidato e suo consigliere, più anziano di lui di ventitré anni, mentre l’ultimo dei suoi favoriti (1632-1642) fu il Enrico Coiffier de Ruzé, marchese di Cinq-Mars, figlio del maresciallo d’Erriat, che era stato il braccio destro di Richelieu. Luigi XIII sentiva una forte “inclinazione” verso Enrico di Cinq-Mars molto più giovane di lui, tant’è che nel novembre del 1639 lo nomina gran scudiero.

Luigi è appena uscito dalle delusioni arrecategli da Marie de Hautefort e da Louise de La Fayette, che lui disprezza in quanto donne e perché manipolate dai suoi nemici. Cinq-Mars diventa così confidente del re, e acquisì tanto potere da essere chiamato “Monsieur Le Grand” e tale è rimasto fino alla morte, quando venne giustiziato per cospirazione contro il re e perché sospettato di rapporti con il nemico spagnolo.

Luigi XIII nella letteratura

Luigi XIII, sua moglie Anna, e il cardinale Richelieu sono i personaggi centrali nel romanzo di Alexandre Dumas, I tre moschettieri. A Luigi XIII e a sua madre, Giambattista Marino dedicò il suo L’Adone (1620), composto nel suo periodo parigino proprio in un soggiorno alla corte di Maria de’ Medici e di suo figlio.

Ascendenze

 

luigi XIII